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New Dreams - OMAGGIO AGLI SPOSI : "UNA SEDIA E' UNA SEDIA"

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alt di Donato Liotto - Antonio e Valentina, nel giorno del loro matrimonio tenutosi il 7 settembre 2021 Un omaggio agli sposi,che ho voluto fare con il supporto del bravissimo attore Mirko Ciccariello, il quale ha recitato in modo magistrale il pezzo scritto da me "Una Sedia è una sedia" . Sono certo, che tantissimi genitori e tanti figli, nel leggere questo pezzo si identificheranno. Certe emozioni sono simili e soprattutto sono uniche. Buona lettura - "Una sedia è una sedia, è solo un oggetto, utile, anzi utilissima, Inizialmente, c’è ne servono solo due, si due sedie, bastane e avanzano, ne occupi solo due, Si, certo, ci sono amici, parenti, che vengono a trovarti e le useranno, le usano, ma è temporaneo il momento, è breve, dato che poi vanno via. Solo in un caso, uno solo possiamo davvero dire che, se si occupano tante sedie in una casa, e diciamolo, e questo per lunghi anni, è certamente nel caso dei figli. Già i figli, i nostri figli, vengono al mondo, inizialmente li mettiamo nel passeggino, poi sul seggiolone, e finalmente siederanno intorno a quella grande tavola in cucina assieme a te. Ogni giorno, ogni anno, le sedie sono diventate non più semplici oggetti, ma grazie ai figli, sono divenute depositarie di memoria della tua famiglia. Penserete ora, perché le sedie hanno memoria? Certo che si! Nel silenzio, e non eri abituato a questi “ silenzi” rifletti, ricordi e focalizzi nella tua mente immagini chiare, limpide, ricordi lontani, scene di vita quotidiana, e loro, si anche loro, intendo le sedie, protagoniste inconsapevoli, sono lì davanti a te. Pensieri belli, misti a nostalgia e gioia si fondono. Intorno a una tavola, seduti su queste sedie, noi, con i nostri figli, abbiamo vissuto momenti bellissimi, certo, tanti momenti erano belli perchè c’è da dire, almeno a casa mia si mangia overamente bene, e penso che mi guardiate per avere conferma di ciò. A panza ci stà, mica l’annasconne! Grazie a mia moglie, che è una cuoca magnifica, oltre che una donna esageratamente importante per me, e quando dico “esageratamente” credetemi non esagero, pecchè è proprio accussì! Cari figli ci avete riempito la vita, ogni attimo, ogni secondo, ogni nostro respiro era ed è per voi. Le sedie, le abbiamo anche trattate male, tante volte ci siamo saliti con i piedi sopra, già perché pure si tiene nu scaletto a casa, e devi cambiare na lampadina, nun c’è sta niente a fa’ devi salire n’coppe a seggia, Si deve appendere un quadro, devi prendere una cosa sul mobile alto? “Piglia a seggia, o scalette nun serve!” E non sono io a parlare, ma è la sedia, è lei che declama, mi dirà “Uagliò è figli si sono sistemati, noi sedie in comune accordo pure col divano, finalmente lo possiamo dire, Era ora, mamme do Carmine, nu poche e riposo!” e aggiunge : nun fa sta faccia triste, si è vero, siamo ritornati di nuovo soli, però stai tranquillo, che i figli tornano, se ne vanno, ma sanno con certezza matematica, che dai loro genitori possono tornare sempre, è na questione e DNA,” ma specifichiamo “ il tornare” tornano certo, poi a “lettera e Teverola e ognune a casa soia.” Insomma, cari amici, cari parenti e soprattutto, mi rivolgo in primis a te Valentina, figlia adorata, e a te Antonio, te, che sei un ragazzo sorprendente e speciale per me, sono io a parlare ora, a seggià a fatte o soie, mo tocca a me! Dicevo, figlia mia, sei stata, sei e sarai sempre quel sole che illumina le mie giornate, sarai sempre il pilastro sul quale potrò appoggiarmi, e stranamente, sono io ad appoggiarmi visto che, so i figli che si appoggiano ai genitori. Sei una ragazza dal cuore puro, sei umile, e solidale con tutti, sai essere leggera, amorevole, e basta la sola tua presenza a casa, e si pure te chiure rinte a stanza toia, e per una giornata intera non ti vediamo. Sappiamo che ci sei, che sei di la nella tua cameretta, ecco basta questo, e siamo felici. Esprimere la mia gioia, la felicità, non è facile, una cosa è certa, siamo orgogliosi di avere una figlia come te! Si, proprio ora ho capito figlia mia, incrociando il tuo sguardo, ho visto la felicità nei tuoi occhi, soprattutto quanto sei con il tuo Antonio, ecco questo ci basta, io alla vita non chiedo più nulla. Auguro a te e Antonio una lunga, ma davvero lunga vita assieme. Vi voglio un universo di bene, il mondo è troppo piccolo, forse con l’universo intero c’è la facciamo. Auguri. Ultima cosa: le sedie erano sei, e resteranno sei, ora sta a voi riempirle, e magari aggiungere pure qualche sedia in più, vabbuone pure nu seggiolone..e capisce a mme!!"


 




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