Istituto Artistico “Giordano” nel cuore della città di Aversa

Venerdì 25 Marzo 2011 13:32 Donato Liotto
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Il nostro viaggio, iniziato con l’ITC Gallo nel mondo delle scuole aversane, questa volta, ci ha condotto all’Istituto Artistico “Giordano” nel cuore della città di Aversa. Glorioso Istituto, dove  tanti allievi si son formati,  possiamo dire: sono  rinomati ed affermati professionisti, ed artisti che hanno portato in alto il nome di Aversa. Iniziamo questa nostra visita osservando la struttura che ospita l’istituto, nell’antico complesso conventuale di Sant’Anna in piazza Magenta,  un fabbricato storico, dove al centro dello stesso c’è un antico chiostro, e tutt’intorno ad esso, si sviluppano tra il piano terra  il primo e secondo piano, le aule e gli uffici. Fatto casuale, ha voluto che,  proprio mentre ci accingevamo ad entrare, nel cortile della scuola, ( ndr Era il 4 maro 2011) alcune sezioni  occupate da aule , sono state evacuate e tutti gli allivi invitati a portarsi nel chiostro adiacente, in quanto era in corso un’ispezione dei locali da parte dei vigili del fuoco,  questo,  in quanto, sono stati riscontrati dei danni nelle aule sopra citate. Si erano staccati dal soffitti calcinacci e per oppurtuna e solerte precauzione le aule sono state momentaneamente spostate nella succursale di Carinaro, questo per poter eseguire i lavori di ripristino.Questa cosa comporterà ovviamente, non pochi disagi per i Docenti ma soprattutto per quegli alunni che vengono da fuori città.Ma la sicurezza viene come prima cosa e questa decisione era ed è, senz’altro una valida alternativa. Per i Dirigenti, per i Professori e per il personale ATA , ma vogliamo soprattutto dire, per gli allievi, operare, lavorare in questa storica struttura è davvero difficile, ma abbiamo anche constatato, che da parte di tutti, c’è grande impegno a continuare a lavorare e portare avanti ciascuno il proprio compito. Noi, non vogliamo entrare nei particolari di questi “disagi” dati da un’immobile, che certamente va adeguato in modo consono all’uso a qui è destinato, vale a dire :ospitare una scuola. Ma vogliamo comunque fare un plauso a “quelli” che lavorano, e questo lo ribadiamo, senza non poche difficoltà dentro “queste mura” garantendo una continuazione sia dei progetti sia del buon funzionamento della scuola. Nel merito di questa cosa, dovrebbero a nostro parere, entrarci “altri” coloro, che sono proprietari di questo fabbricato: La Curia, e subito dopo la Provincia. Sono loro, che dovrebbero consentire a tutti del “Giordano” di lavorare in sicurezza e senza disagi, una struttura degna del nome che ospita questo importante istituto aversano. A tal proposito all’epoca dei fatti interpellammo anche l’Assessore Provinciale alla Pubblica Istruzione l’Architetto Nicola Golia in merito alla questione del Liceo Artistico “Giordano di Aversa” il quale ci fece questa dichiarazione: “Per  quanto concerne il Liceo Artistico “Giordano” di Aversa, la manutenzione dei locali  spetta alla Curia , in quanto proprietaria, la stessa è stata da noi già allertata , in alcuni locali,  in questi giorni, ci sono stati dei distacchi di intonaco,  già stiamo provvedendo a sistemarli, in tempi celerissimi, il mio interessamento è totale e mirato a far rientrare al più presto le classi spostate nelle succursale di Carinaro provvisoriamente.”, conoscendo l’impegno dell’Assessore Golia, siamo certi che a quest’ora il problema sia già bello che risolto. Solo il fatto, di avere una scuola come questa, ospite in questo fabbricato, dovrebbe di rimando, dare lustro e soddisfazione e inorgoglire chi li ospita. Noi vogliamo dire ai futuri alunni di questo Istituto, di continuare a iscriversi per il prossimo anno e di continuare questa tradizione, che viene soprattutto  attraverso l’affermazione dei suoi allievi, e questo, grazie anche, alla professionalità dei docenti e dei dirigenti , che con voglia ed entusiasmo continuano a formare tante giovani promesse. A Capo di questo Istituto e da poco tempo, il Preside Prof. Luigi Suppa, egli proviene da Caserta, noi tante volte lo abbiamo notato di mattina presto all’ingresso del Giordano accogliere gli allievi, cosa questa che avveniva tanti anni fa, dobbiamo dire che questa è davvero una cosa piacevole, è bello per gli allievi di buon mattino essere accolti dal proprio dirigente , questo crea senz’altro un riscontro positivo tra le parti. Da qui inizia la nostra intervista al Preside Luigi suppa. La prima domanda che vorremmo porle è la seguente: Lei è da poco tempo a capo di questo Istituto, ci vuole dare una sua impressione, il suo impatto con questa realtà e il suo inserimento in un contesto per Lei del tutto nuovo?- Dal primo settembre 2010  ho trovato una realtà sul punto di vista strutturale per quanto riguarda la sede centrale,  abbastanza carente, per cui il mio impegno è stato quello di sopperire nei limiti del possibile dal punto di vista manutentivo e strutturale a quelle priorità impellenti a rendere i locali idonei all’uso investendo di queste problematiche la provincia e di conseguenza la curia proprietaria dei locali. A tutt’oggi, sono stati fatti dei lavori ma onestamente è ancora poco. Lavoriamo in condizioni sicuramente non ottimali ma ciò nonostante cerchiamo di mantenere un clima sereno nell’istituto, anche se va detto che diversi conflitti negli anni scorsi esistevano e oggi stiamo cercando con la buona volontà di tutti di stemperare. - Ci parli ora un po’ di Lei, vuole dire ai nostri lettori dove ha lavorato precedentemente e se è sposato, se ha figli? - Insegnavo matematica e fisica al liceo con un incarico di docenza all’università di ingegneria di Aversa. Questa è la mia prima esperienza come dirigente, ruolo questo che sto vivendo e affrontando con entusiasmo. Io sono di Caserta, ho una figlia di 18 anni che seguo con amore paterno, cosa questa, che sto cercando di fare anche con gli allievi di questo Istituto sperando di riuscirci- La realtà del Giordano negli ultimi tempi ha visto l’avvicendarsi di diversi dirigenti. Questo ha creato senz’altro qualche disagio nella continuazione dei programmi e della gestione, Lei non pensa che queste continue sostituzione possano arrecare danni?- Certamente, un dirigente che resti almeno un triennio è questo per dare un senso di continuità alla gestione scolastica, soprattutto fare in modo di lasciare un segno della propria presenza ma soprattutto creare un punto di riferimento per i docenti e per gli allievi.- La collaborazione tra dirigenti e docenti e personale ATA da quando Lei è qui al Giordano come potrebbe definire a tutt’oggi questa collaborazione?- sicuramente senza ombra di dubbio ho trovato uno spirito collaborativo e un validissimo supporto da parte di tutti, è ovvio, che stiamo lavorando per migliorare questi rapporti che hanno come fine ultimo, l’obiettivo di una gestione ottimale della scuola.- Ritiene di essere soddisfatto almeno fino ad oggi di essere a capo di questo istituto? Crede che ci sia ancora margine per lavorare e per migliorare tanti aspetti che magari non riflettono il suo pensiero? -  tanto è stato fatto, tanto c’è ancora da fare, in ogni modo sono soddisfatto, preciso che questa mia soddisfazione, è commisurata ai risultati volti alla risoluzione dei problemi.- Vogliamo anche a Lei farle la domanda a riguardo della riforma Gelmini e chiederle un parere e i punti di questa riforma che eventualmente non la convincono.- sotto tanti aspetti è una riforma sicuramente valida , ma vanno a mio parere , ancora attuate  e specie per quanto riguarda la valutazione ed autovalutazione della scuola per le certificazioni delle competenze, così come richiesto anche a livello europeo. - Ora un suo pensiero e un consiglio rivolto agli allievi: cosa vuol dire loro? - ho trovato in questo contesto ragazzi meravigliosi, e dico loro: che sono sempre a loro disposizione per risolvere i loro problemi cercando di instaurare sempre e comunque un clima sereno dove il dialogo primeggi. Il consiglio invece, è quello di continuare ad impegnarsi per ottenere risultati sempre migliori.
Intervista e riflessioni fatte da  alcuni allievi “Liceo Artistico Giordano” Aversa.
Abbiamo raccolto alcune testimonianze di allievi delle Classi di quinta  e di prima, le loro riflessioni incentrate alle domande da noi poste in merito al loro lungo percorso fatto fin qui, questo ovviamente per gli alunni di quinta, sono stati quasi tutti unanimi nel dire, che problemi sicuramente ce ne sono stati; vuoi per mancanza di locali meglio attrezzati, vuoi per problemi che va detto poche volte si son verificati e li hanno costretti  a spostarsi di sede, con logica conseguenza e disagi per tutti. Ma ciò nonostante, tutti questi ragazzi, che fanno parte delle quinte classi   e non solo,  assieme ai loro professori hanno raggiunto un traguardo importante.Pertanto noi, diamo un plauso a tu loro, per averci messo impegno nonostante i problemi avuti. A noi ci vien da dire che, questo risultato, per questi giovani e questi professori, vale sicuramente doppio. State iniziando un nuovo percorso, cosa ti ha indotto a scegliere questo istituto e non altri?- Vitulano Ilenia  Classe: 1^D  Informazioni positive avute da altri amici mi hanno convinta a iscrivermi anche perché mi sento portata alle materie artistiche.- I Vostri Docenti anche se sono pochi mesi, cosa ne pensate, avete avuto la possibilità di interagire soprattutto anche sotto l’aspetto umano pensi rispondano a quello che ti aspettavi? - Domenico Criscuolo  Classe: 1^D  Stiamo comunque all’inizio di un percorso che giorno dopo giorno ci porta a conoscere e a farci conoscere dai nostri docenti, per quanto mi riguarda mi sto impegnando a pormi nel modo giusto, penso comunque che le risposte che ricevo anche in questo periodo sono per me positive. - La sede di questo Istituto è ubicata in un contesto storico nel cuore della città, credi sia consona o per te ci vorrebbe una sede più moderna e meglio attrezzata? - Madonna Flora  Classe: 1^D  Questa è una sede storica e l’istituto è un’istituzione importante per la città di Aversa, non è bello vivere tanti disagi in una struttura dove ci sono lacune e problemi vari, anche se tanti problemi, i nostri Dirigenti  e professori non cè li fanno pesare, loro con noi, mettono impegno e volontà, hanno tante cose, e col tempo altre si risolveranno.