New Dreams – “V’APPRESENTE A MAMMA MIA!! ( a mamma è sempe a mamma)

Sabato 05 Luglio 2014 10:57 Donato Liotto
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altdi donato Liotto - Negli anni, almeno per chi mi conosce, per chi mi legge, sa bene che, attraverso le mie “riflessioni, i pensieri, e gli articoli” che ho pubblicato, ho avuto sempre un occhio di “riguardo” nel proporre argomentazioni che, mirassero aspetti del quotidiano. Amo parlare di persone semplici e, non per questo, non meno importanti di cotanti “personaggi” ai più conosciuti, e “famosi”. Gente del popolo, gente che, in fondo, somiglia alla stragrande maggioranza di noi. Tante volte, avete e, mi auguro letto le mie “piccole storie” dico mie, anche se poi, in queste storie che narro, propongo stralci e racconti di gente che, certamente merita di salire alla “ribalta” per molteplici motivi. Ho negli anni, dedicato i miei scritti a queste persone, e tanti hanno apprezzato e condiviso quello che ho proposto. Ho usato, e sempre con molta delicatezza e facendo ben attenzione di non sforare in “sviolinate” ma, provando a entrare nei cuori delle persone, usando molto tatto. Credo, anzi son certo che, questa sia sempre stata la “mia” massima prerogativa. Fare il giornalista non vuol dire necessariamente andare a “caccia” di notizie, almeno per me è così. Parlare e scrivere di voi, di chi merita, di chi è da esempio positivo e per tanti aspetti, questo mi interessa. Quest’oggi, ho deciso di scrivere ‘due parole’ (anche se in questo caso, un libro intero non basterebbe) su una persona che, mi sta davvero molto a cuore, non so se faccio bene a esternare e, a scrivere di questa persona, essendo io di “parte” ma, sono certo che, anche questa volta, voi che mi leggete, comprenderete e, chissà, forse, anche questa volta, condividerete il mio pensiero. Oggi vi parlo e vi presento una donna semplice, una donna che, anche se sconosciuta a tutti, è per me, e non solo, alt un vero GIGANTE! Oggi v’appresente a Mamma Mia! Essa si chiamme Maria, una donna di umilissime origini, quasi ottantenne e, nonostante i tanti acciacchi dovuti all’età, è ancora in grado di segnare la mia vita come pochi. Mamma mia, è na “femmena del popolo,” n’zape parlà in italiano, lei, usa esprimersi solo in dialetto, diciamo un “aversano doc!” Certe volte, ascoltarla e osservarla, diventa uno spasso, lei, parla, parla, racconta la “sua giornata” con i suoi mille gesti è per me, è come un’immergersi in un mondo lontano dal mio, un mondo antico, un mondo che vivo ancora oggi grazie a lei. Lei, come tante persone della sua età, è un vero è proprio scrigno di ricordi, lei è una donna saggia, si pure è analfabeta, sape nu sacche è cose, lei è un libro aperto, puoi solo leggere, ascoltare e imparare. Un figlio è sempre “piccolo” per la sua mamma, e si pure tenimme cinquant’anni, lei, la nostra mamma, si preoccupa di quel figlio come se ne avesse dieci di anni e dice sempre – “Miettete a maglia e lana, arretirete ambresse a mammà, jamme, assiettete che ti faccio nu piatte e maccarune comme piacene a te,”- e ancora dice – “comme te siente a mammà, o vuò nu bicchiere e acqua fresca?” – Già, quanti di noi, dico quelli che, come me, hanno ancora a fianco la loro “vecchierella” e non sanno che fortuna grande sia, e questo senza rendersene manco conto, non comprendono che, avere la mamma, qualsiasi età ella abbia, è per un figlio, per una figlia, la gioia più grande che possa esserci nella nostra vita. Cara mamma, ti voglio tanto bene. Poche volte te l’hò detto, ed ora, non solo te lo dico di persona ma, lo scrivo e, lo grido ai quattro venti. Voi, potete solo fare una cosa, se volete, e son certo, tanti lo fanno! Andate a casa e, si tenite ancora na mamma che v’aspetta..e state certe che v’aspette sempe! Abbracciatela forte, arrapite porte e finestre, alluccate (gridate) a tutt’ò munne –“ Mamma mia, è a cosa chiù bella che c’è stà!”. - O tiempe è poco, a vite è breve, non bisogna aspettare oltre. Scrivo, e mi emoziono, scrivo, e ho desiderio di scappare addò mammà. Io tengo questa grande fortuna, me la godo ancora, chi non la tiene più, può solo rimpiangere a Mammarella sua. “O’ ciate (fiato) e na mamma” è a vita nosta!” Cheste vale per i figli e per i nipoti, a casa da mamma o della nonna (per i nipoti) troveremo sempre ad attenderci.. il vero amore!