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Genitori e figli: Amarli, crescerli senza riserva dare loro certezze. Ma non sempre è così?

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Basta allargare le braccia con rassegnazione e dire: “ va bene, facciamo come vuoi tu.” Poi, basta guardare un’ attimo il loro viso, fissarli negli occhi e dire: “ certo, ho capito.Ti accontento anche stavolta.” Basta scoprire che c’ è un problema, che ovviamente, non è stato creato da te, e dire: “tranquillo vedrai risolviamo.” Quanta disponibilità, quanta pazienza, quanti sacrifici e non bastano mai?

 Ma cosa deve fare un genitore per farsi apprezzare ed amare dai propri figli incondizionatamente, a prescindere da quello che si fa per loro? Cerchiamo in tutti i modi di essere loro vicini, di farli crescere e non far mancare  mai loro nulla. Quante volte abbiamo esclamato: “io ai miei figli, devo dare tutto quello che la vita a me ha negato”. Certo, dovrebbe essere così, ma poi ci accorgiamo, “che più diamo..meno riceviamo.” Ma noi genitori, cosa vorremmo dai nostri figli? Ovvio e scontato rispondere: che abbiano una vita piena e ricca di soddisfazioni, che stiano sempre bene in salute, che si diplomino e sarebbe il massimo poi, vederli laureati, che gioia per un genitore. Noi parliamo, diamo loro mille consigli, li sosteniamo, li accudiamo, li curiamo quando stanno male, siamo sempre onnipresenti, noi non aspettiamo che loro ci chiedano qualcosa, siamo già belli e pronti a dare..e diamo sempre più! Diamo tanto, senza limiti e misure, in fondo..tra noi usiamo dire quasi come se volessimo  autogiustificarci, ben sapendo, che forse, anzi certamente è sbagliata tanta disponibilità e accondiscendenza, ma poi pensiamo: “sono i nostri figli.” Dare per noi, è sinonimo di amare. Tentiamo tante volte di approcciare un discorso con loro, di capire, di informarci su come va la loro vita?Agogniamo, e con la lingua penzoloni, (e non esageriamo a dire questo) un loro abbraccio, una carezza, un sorriso, che ci prendano la mano, che ci guardino negli occhi e che esclamino solo una frase: “Ti voglio bene mamma, ti voglio bene papà.” La vita corre , loro crescono, e noi siamo ancora qui, ad aspettare un minimo di ringraziamento, per tutto quello che abbiamo fatto per loro. Figli, tanti aspetti, ognuno diverso, ognuno si pone come gli pare nei confronti dei suoi “vecchi”. Figli, che amano i propri genitori senza riserve, figli, che li sfruttano e non li pensano  considerando i loro “vecchi” solo “optional” da usare quando servono, figli che  amano , ma solo per convenienza, per ottenere solo i “fatti loro” e subito dopo, i poveri “tapini..i genitori” vengono dimenticati. Ma ci sono anche figli, che rappresentano esempio reale e concreto, ti amano, e senza te non possono vivere. Questi figli, casi rari,  ci sono! Diciamo anche , per fortuna. Loro sono figli! Sarebbe bello poterne fare tanti “cloni” di questi utimi, darli in dono a chi, di questi figli purtroppo non ne ha. Ma si sa i “figli so piezze è core” e comunque vanno amati. Genitori, poco da dire, tanti aspetti, ma un unico pensiero, che nasce con loro, i nostri figli, appena aprono i loro occhi sulla vita, e che muore con noi appena saranno i nostri occhi a chiudersi sulla nostra e sulla loro vita: “Amarli, sempre e comunque!” Quanti di noi leggendo ora diranno e si chiederanno: “ma parla di noi?” Genitori e figli una cosa sola, ma non sempre purtroppo è così.

 



 




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