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Roma, 26 novembre 2010 commemorazione di Dino De Laurentiis

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altRoma Memorial de Laurentiis – “Una giornata davvero speciale:26 novembre 2010”
“La Rosa” creata appositamente e dedicata a  Dino De Laurentiis e il “Sogno di Veronica” Il giorno 26 novembre si è svolto in Roma presso la chiesa monumentale di San Sebastiano la commemorazione del grande ed indimenticato produttore cinematografico Dino De Laurentiis.

 A questo evento così importante e significativo è stato invitato anche chi vi scrive e con me Nicola De Chiara. Questo il resoconto di una giornata davvero memorabile ed indimenticabile. Appena giunti davanti alla magnifica chiesa di San Sebastiano, abbiamo trovato ( e come noi tutti gli invitati) ad accoglierci sotto le arcate della stessa, Aurelio De Laurentiis, il quale, era tutto preso a diramare al suo staff le ultime disposizioni in merito all’evento organizzato da lui in onore del suo Caro e amato Zio Dino. Subito abbiamo realizzato, che ci aspettava una giornata davvero speciale. Tutto questo, avveniva in quanto come tutti sapete, Veronica De Laurentiis, figlia di Dino, mia “cara amica” ha voluto che presenziassimo a questa giornata commemorativa e ci teneva alla nostra presenza. Questo invito, davvero non si poteva rifiutare. Difatti eccoci qua. Mentre trascorrevano i minuti, scambiavo qualche parola con Aurelio De Laurentiis e gli ricordavo, che già ci eravamo incontrati in un’altra occasione, a Napoli da “Mattozzi”, noto ristorante, al chè, lui mi ribatteva dicendomi -“dobbiamo allora sperare, di rivederci in un’occasione più serena..magari perché no..proprio da Mattozzi!” Abbiamo continuato a chiacchierare per circa cinque minuti, e nell’attesa, che arrivasse Veronica, notavo la perfetta organizzazione messa su da Aurelio, per celebrare degnamente il suo famoso e amato zio. Tanti i particolari che, non sono sfuggiti a chi vi scrive: Un tavolino posto fuori l’ingresso della chiesa con due quadernoni con pagine rigorosamente bianche e senza righe, “santini” di San Sebastiano disposti intorno ad esse, mentre il vento li faceva spostare, vedevo Aurelio con tanta pazienza, e amore che li risistemava. Questo mi faceva capire tanto di lui. A Vedere questi personaggi, da noi così lontani, essi ci possono apparire come  “gente fredda” invece, la cura e l’andare avanti e indietro per la chiesa mi mostravano un uomo pieno di sentimenti e di sensibilità. Inutile dirvi, che nel frattempo sono arrivati tanti personaggi del mondo del cinema,  della politica e chiaramente dello sport. Giancarlo Abete (Il Presidente della FIGC), Carlo Lizzani,(Grande regista e sceneggiatore) Gianni Letta,(sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) Francesco salvi, Cristian De Sica, questi ultimi( De Sica e Salvi) grandi amici di Veronica, con De Sica, praticamente Veronica  ci è cresciuta assieme, mentre con Salvi condivide una bella amicizia.Tanti, tanti  ancora, impossibile da citare e ricordare vista la “marea di gente”. Ovviamente c’erano la famiglia De Laurentiis, al gran completo con la moglie di Dino la Sig.ra Martha e le sue due giovani figlie Carolyna e Dina.Mentre ci guadavamo attorno, nel frattempo, arriva Veronica, mi sono avvicinato a lei e l’hò abbracciata forte. Lei subito mi ha detto -“Donato ti trovo bene, grazie per essere qui ci tenevo a rivederti.” Anche Nicola De Chiara, l’abbracciava e la salutava con affetto. Ci siamo incamminati assieme e sotto le arcate della monumentale chiesa, Aurelio l’aspettava assieme al figlio e alla sua gentile consorte, finchè non siamo entrati nella chiesa. Subito l’orchestra, intonava le note bellissime de “La Strada” celeberrimo film di Federico Fellini prodotto da Dino. A parlare  ad aprire la commemorazione è stato Aurelio, il quale tracciava un profilo davvero commovente del “Caro Zio” ne parlava con enfasi e con passione, facendo riferimento ai tanti insegnamenti da lui avuti e alla passione che li accomunava per il cinema, e aggiungeva anche-“ Sono certo che mio zio..lassù in Paradiso sicuramente darà tanto da fare a tutti.Lui non riusciva a stare fermo un’attimo.” Poi, Carlo Lizzani, il quale oltre a essere amico di Dino da una vita è stato sceneggiatore di tanti film di successo e regista affermato. Parole, le sue, davvero profonde le quali facevano riferimento alla sua stretta collaborazione con Dino, aneddoti di vita, e di passioni, che li hanno uniti e li hanno resi grandi. Veronica appena ha preso il microfono, con la voce rotta dall’emozione, iniziava a raccontare il suo sogno:“Mio padre, mi è venuto in sogno, era bellissimo, era sereno, mi ha accarezzato e preso la mano,  mi ha detto: “stai tranquilla io qui stò bene, ora pensa un pochino anche tu a stare bene.Vivi la tua vita, con serenità.Te lo meriti figlia mia!”- Ti amo papà, so che da lassù, sarai per sempre il mio “Angelo custode”. Roba davvero da brividi e da lacrime che scendevano dagli occhi spontaneamente. Emozioni,che si susseguivano una dietro l’altra, quando a parlare sono state le ultime due figlie di Dino, le giovanissime Dina e Carolyna. ( De Laurentiis ha avuto sei figli: Veronica, Raffaella, Federico e Francesca avuti da Silvana Mangano con la quale si era sposato nel 1951; Carolyna e Dina avute dal'attuale moglie Martha Schumacher con la quale si è sposato nel 1990.) Parlavano del loro papà, con sentimento e con un pizzico di rimpianto, addicendo al fatto, che loro sono venute al mondo quando il papà aveva già settant’anni, ma anche se per poco, hanno capito la grandezza  e goduto di quel genitore, che tanto gli ha dato, e ben consapevoli di portare avanti i suoi insegnamenti e i valori che lo hanno fatto diventare uomo “d’acciaio e mai domo”. Se cadeva..lo rivedevi subito in piedi. Le difficoltà, per Dino De Laurentiis erano “pane quotidiano”. Chiudeva la commemorazione Gianni letta,un’orazione la sua, da incorniciare!Tanti riferimenti e aneddoti presi dalla lunga vita di Dino e da Gianni Letta magistralmente riproposti ai presenti, con leggerezza e con sorriso. Si capiva lontano un miglio, che Letta, ha davvero qualità fuori dal comune. Uomo di Grande cultura e di sensibilità. Ma le sorprese non erano finite, all’uscita dalla chiesa, ci attendeva un omaggio: “Una Rosa” creata appositamente per Dino De Laurentiis da Gilbert Maruani amico della famiglia De Laurentiis, musicista e artista poliedrico, il quale, ha voluto lasciare attraverso questo sensibile gesto , un ricordo a tutti i presenti, attraverso “una rosa”. La rosa di Dino.In pratica, nel prenderla, ho avuto la sensazione di portare con me “un pezzettino” della grande, enorme “figura” che è stato Dino De Laurentiis.In proposito Veronica De Laurentiis  mi ha confidato - “La rosa e` una bellissima idea, Io ho comprato due piante di rose dopo la morte di mio figlio. Le ho piantate in un bellissimo vaso, ho messo un po`delle sue ceneri nella terra e le guardo tutti i giorni dalla mia camera da letto.Non ho mai avuto delle rose cosi` belle e cosi`profumate, farò lo stesso anche con la Rosa di Papà”. Pensiero delicato e sensibile, da parte di una donna che davvero ne ha subite tante nella vita, ma che riesce sempre a infondere tanta serenità. Nel salutare, di nuovo tutti, io e De Chiara, ci sembrava di essere fuori dalla realtà, invece, abbiamo capito, che era una cosa normale , stavamo in mezzo a “gente importante”, ma ci sentivamo come loro. Già, perché loro, i “famosi..inavvicinabili” in queste occasioni, statene certi! Sono davvero “gente normale”, con un grande cuore, con grande sentimento. Con Veronica, ci siamo salutati, il nostro è stato un arrivederci, difatti ad aprile sarà di nuovo mia ospite ad Aversa, incontrerà di nuovo i suoi tanti “fans”E con lei quasi certamente abbiamo strappato anche una promessa a venire ad Aversa a Cristian De Sica. Sapete la coincidenza strana? Giusto un anno fa, il 26 novembre 2009 Veronica venne ad Aversa, e a distanza di un anno, sono ritornato a Roma per incontrarla, la data? Manco a dirlo: 26 novembre 2010. Ditemi voi se questa non è “una strana coincidenza”

Biografia di Dino de Laurentiis
Dino De Laurentiis è morto nella notte tra mercoledì e giovedi a Los Angeles: il suo lavoro come produttore ha offerto l'immortalità ad alcuni dei film più importanti degli ultimi sessanta anni. Con lui scompare una parte della storia del cinema.
Nato l'8 agosto 1919 a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, Agostino, detto Dino, De Laurentiis, giovane estroverso, era entrato nel mondo del cinema come attore, esordendo nel film 'Troppo tardi t'ho conosciuta' del regista Emanuele Caracciolo. A soli 20 anni decise di spostarsi dietro la macchina da presa, diventando uno dei produttori leader della rinascita culturale del cinema neo-realista dell' Italia del dopo guerra.
Produttore di circa 500 film, De Laurentis per primo aveva contribuito all' emancipazione del cinema italiano dalla fine degli anni '40, con la produzione di registi come Giuseppe De Santis con 'Riso amaro' e Federico Fellini, con 'La Strada ' e' Le notti di Cabiria ', due film che vinsero il premio Oscar per il miglior film straniero.
Negli anni '50 aveva lavorato anche con i registi Roberto Rossellini ed Eduardo de Filippo e prodotto 'La Grande Guerra' di Mario Monicelli con Alberto Sordi e Vittorio Gassman; con Carlo Ponti, produttore che più tardi divenne il marito di Sophia Loren, De Laurentiis aveva prodotto il primo film a colori mai realizzato in Italia, 'Totò a colori' per la regia di Steno. Da non dimenticare che porta sempre il suo nome anche l'adattamento del 1968 del celebre fumetto di Barbarella diretto da Roger Vadim e con Jane Fonda come protagonista.
Negli anni sessanta De Laurentis aveva costruito dei nuovi teatri di posa a Roma, chiamati 'Dinocittà', dove, con 'star hollywoodiane', vennero girati numerosi film di grande spettacolo come 'Guerra e Pace' di King Vidor e 'La Bibbia' di John Huston, che gli per misero di raggiungere rapidamente una dimensione globale.
Con l'approvazione in italia della legge sul cinema che ostacolava le sovvenzioni ai film non italiani al 100%, De Laurentiis decise di trasferirsi negli USA, dove ha vissuto fino al momento della sua scomparsa. Qui fonda la De Laurentiis Entertainment Group, mentre la Dinocittà di Roma va in fallimento.
In America il suo nome è stato spesso associato a grandi successi di pubblico, come l'ottimo thriller di Sidney Lumet 'Serpico' (1973), 'I tre giorni del condor', 'King Kong' (1976), 'Conan il barbaro'(1982), ' L'anno del dragone', 'Il Bounty' o anche a fallimenti al botteghino come 'Dune' (1984).
Tra gli ultimi film, Hannibal (2001) di Ridley Scott e Hannibal Lecter – Le origini del male (2007).
Nel 1945 si era sposato con Bianca Maria De Paolis, figlia di un direttore di banca, da cui divorzia poco tempo dopo in Svizzera, ottenendo l'annullamento del matrimonio dalla Sacra Rota nel 1966. Successivamente si era unito, con matrimonio civile, all'attrice Silvana Mangano, con cui ebbe quattro figli. Dino chiese il divorzio nel 1988, un anno prima della morte della stella.
Nel 1990 Martha Schumacher divenne la sua ultima moglie, che gli diede due figlie, Carolyna e Dina.
Durante la sua carriera dedicata alla settima Arte, tra i vari premi cinematografici aveva ricevuto quattro David di Donatello come miglior produttore, un David del Cinquantenario e nel 2003 il Leone d'Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia.



 




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