New Dreams- I Lecci di Viale Europa premiano con “Lo sputo dell’anno” i responsabili della potatura"

Giovedì 03 Ottobre 2013 11:41 Donato Liotto
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alt alt- di Donato Liotto - Chiunque di noi se si reca dal barbiere e chiede una spuntatina ai capelli e si ritrova poi completamente calvo avrebbe sicuramente questa reazione – “ Ma tu si sceme, che è cumbinate e si barbiere tu?” - Ma se si trattasse di un albero che viene spogliato di tutti i suoi rami e foglie se per miracolo avesse il dono del verbo cosa direbbe al suo giardiniere ma, soprattutto a coloro che hanno ordinato “lo scempio”? Di seguito ecco il suo sfogo – “Sono “Il Leccio” di viale Europa ad Aversa. Stò n’cazzate nire, eccomi qua e finalmente aggià parlà. Io parlo non solo a nome mio ma, di tutti i “lecci” e alberi che sono presenti su questo viale che, parte dal tratto di via Bisceglia (ex Inam) per arrivare ai confini della città esattamente ad Aversa Nord. Alcuni cittadini e giornalisti hanno già preso le nostre difese tutto inutile e vi spiego perché: come si può vedere dalla foto, a nuje c’hanne mise annude (denudati) hanno ritenuto che avessimo bisogno di “una spuntatina” alla chioma, di noi è rimasto ben poco, è stato nù massacro! Noi siamo gli unici alberi al mondo dove “le chiome” anziché di stare in alto stanno a terra! In questa zona martoriata e detta “Terra dei Fuochi” dove anche un solo albero con il suo ossigeno potrebbe alt rappresentare uno spiraglio di speranza, dove l’aria che respiriamo non si sa bene se definirla tale e cosa si respira, dove tante battaglie sono in “corso” per la tutela delle persone e della natura non è bastato a evitarci questo scempio. Ci sono “esseri” con una mentalità distruttrice i quali non hanno a cuore la tutela della natura. Una sola domanda: Ma era necessario ridurci così? Ora manco si capisce se siamo alberi o cosa? Simme na mazza e legna all’erta (Traduzione: mazza o palo di legno verticale piantata nel terreno con la quale ci si prefigge la mera illusione di convincere i cittadini e darla loro a bere che codesta mazza, in realtà è un albero!) Il motivo di cotanta potatura è forse stato dettato dal fatto che, per tre o quattro anni, si risparmierà sulla nostra manutenzione e pertanto si è pensato bene di ridurci ai minimi termini? Certo, questo potrebbe essere un motivo e comunque è un motivo di merda, non giustificabile. Se fosse così ci chiediamo ma, chi ha avuto questa grande idea? Lo si dovrebbe “premiare” e meriterebbe di ricevere il premio “Lo sputo dell’anno” Vale a dire: Andrebbe sputato in un occhio, proprio come faceva il grande Totò nel film “L’Imperatore di Capri” ricorderete sicuramente la scena del film a riguardo: “Un pittore, un artista” che si vantava di aver dipinto un quadro ed era convinto (solo lui) che era un’opera d’arte, in realtà, orrendo e orripilante, alla sua vista Totò si spaventò e per premiarlo, sempre Totò alt (nel film) lo fece accomodare su di una sedia, e con tanto di tovagliolo intorno al collo per non sporcarlo, gli apri un occhio e..sputtt! Gli sputò dentro tra la soddisfazione di tutti. Ecco, noi “Lecci” vorremmo fare la stessa cosa, vale a dire, prendere i responsabili che hanno deciso questa chiamiamola potatura, e sputargli in un occhio abbondantemente, tanto da inondarli e farli annegare. Manco la soddisfazione di sapere chi sono? Molti hanno chiesto agli uffici “in..competenti” e si son sentiti rispondere - “ma..vede, non è di nostra competenza”- risposte evasive e al solito hanno fatto a scaricabarile. Ormai è tardi, ora non ci resta che attendere quattro cinque anni per vedere di nuove le nostre “chiome” e i rami ricchi di fogliame, i quali, in questa strada, sicuramente rappresentavano una nota positiva per chi entra in città. Mò se ci passa qualcuno, avrebbe netta la sensazione di aver sbagliato strada e di essersi ritrovato improvvisamente in un film dell’orrore di Dario Argento (altro che film di Totò) dove il protagonista è “il Potatore Assatanato” che ci corre appresso con la sega tra le mani e con il sangue agli occhi senza distinzione e rispette taglia e “pota” a chi “coglje..coglje”.