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New Dreams -"PAULUCCIO O'SAPUNARE" CON LUI UN PEZZO DELLA 'NOSTRA MEMORIA' SCOMPARE.

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alt Fonte C. S. New Dreams - L’associazione New Dreams di Donato Liotto ricorda e rende omaggio a “Pauluccio ò sapunar” un grande cittadino aversano. A parlarcene il presidente Donato Liotto - “Francesco Paolo Luminoso detto “O’Sapunar” si è spento ieri 3.7.2013 all’età di settantaseianni. Fin qui potrebbe apparire come un normale annuncio come tanti se ne leggono in giro per la perdita di una caro parente. Difatti è così! Come veniva amichevolmente chiamato “Pauluccio ò sapunar” era una persona normale, umile, e ricco di valori. Un personaggio che faceva parte di quelle genti di un tempo trascorso e che mai più ritornerà. Egli era soprattutto un marito , un padre attento e affettuoso, la sua numerosissima famiglia, i suoi figli i suoi nipoti, e soprattutto il rione San Giovanni di Aversa, Piazza Marconi, già sentono la sua mancanza. Le tradizioni vanno via assieme alla dipartita di queste persone semplici, e con loro va via un pezzo “della nostra memoria”. Negli anni sessanta e a cavallo con gli anni ottanta, c’era l’usanza per gli ambulanti di vendere la propria merce facendo scambi con abiti dismessi, la moneta non c’era,in compenso c’era tanta povertà, e questo rappresentava un mezzo per le classi meno abbienti di commerciare in prodotti di prima necessita. Pauluccio “O’ sapunar” lo si capisce dal suo “contronome” che, lo ha accompagnato fino alla fine, commerciava in sapone sfuso, o a pezzi, in varechina, e in altri generi similari. Egli alle quattro del mattino si alzava dal suo letto, quando fuori era ancora buio, caricava il suo “Apecar” fino all’inverosimile, sopra ci metteva di tutto e di più, e iniziava la sua giornata. Tutte le stradine di Aversa i suoi quartieri, i rioni, erano attraversati, tutti avevano bisogno della sua merce. Da lontano si sentiva la sua voce “flebile” “O’ sapunareee” si sentiva appena, ma chissà perché e, come per magia, tutti lo sentivano arrivare e accorrevano e gli si ponevano davanti per iniziare lo scambio. Anni interi, decenni dove, questo cittadino aversano, allietava davanti al suo “Apecar” tante generazioni, le storielle da lui raccontate, i suoi sorrisi, la sua gentilezza, c’è lo mostrano come un vero signore. Ora, Con lui, un pezzo della nostra vita è andato via, a piangerlo la moglie Anna, i figli; Pasquale, Maria, Tonino, Salvatore, Rosetta, Angelo e Filomena e un’intera comunità, si è stretta loro intorno. La nostra città di personaggi come “Pauluccio ò Sapunare” ne deve serbare un bel ricordo, le giovani generazioni, attraverso queste persone devono apprezzare la vita e comprendere che, un tempo, non molto tempo fa, si viveva davvero con poco. La vera ricchezza, sono le nostre tradizioni. Per questo e per tanti mille motivi , noi oggi, rendiamo omaggio alla memoria di un grande uomo. Poteva sembrare un “normale”annuncio, ma consentiteci di dire che certe “notizie” o storie” vanno consegnate ai “posteri” e vanno tramandate alle generazioni future affiche i valori e gli esempi positivi di questi personaggi non vadano mai dispersi.”


 




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