Reportage : I nostri Vigili del Fuoco, intervista al Comandante Provinciale Franco Mario Falbo

Lunedì 31 Ottobre 2011 09:25 Donato Liotto
Stampa
Questo articolo è stato letto: 10157 volte
alt Quante volte ci capita di vedere sulle strade sfrecciare a sirene spiegate le autopompe, questi grosaltsi automezzi dei Vigili del Fuoco, tante vero? Pensiamo: chissà dove corrono , dove vanno , che cosa è successo? Sono tanti i pensieri che facciamo. Noi guardiamo solo l’automezzo e non riflettiamo, anche perché andiamo sempre di fretta e pensiamo ai nostri “pensieri” ma pensiamo un attimo e ricordiamoci che, su quel grosso automezzo, quel simbolo che ci riporta all’incendio al fuoco, sullo stesso dicevamo, ci sono uomini che seppur in divisa rischiano la loro vita. Pensiro che ci sentiamo di estendere a tutti gli appartenenti delle forze dell’ordine visto che tutti rischiano la loro vita per noi in un modo o in un’altro . Ma nello specifico, i Vigili del Fuoco, rappresentano nel nostro immaginario colletivo quegli “eroi” che più si avvicinano alla nostra reatà. Eroi, perché no! Sono sempre in “prima linea” corrono spediti verso l’ignota chiamata e non sanno mai cosa li aspetta. Uomini in divisa con un “cuore pulsante” un grande cuore. Loro mettono a repentaglio la propria incolumità pur di salvare le persone che soccorrono e non solo, interventi di ogni sorta e tipo, la signora che si è chiusa fuori casa, il gattino sull’albero, la pentola sul fuoco dimenticata e che produce solo fumo..per ora, ma che potrebbe divenire un grande incendio senza il loro tempestivo intervento. Interventi su larga scala, palazzi crollati, terremoti, inondazioni, incendi boschivi, inquinamenti ambientali e tanto ma tanto ancora. Noi, pensiamo al gattino sull’albero, noi dobbiamo pensare a ben altro e finalmente laddove cè ne fosse bisogno ricordare e encomiare questi uomini i Vigili del Fuoco, loro sono davvero i “Nostri eroi”. Veniamo ai fatti: Appena arrivato nel distaccamento dei vigili del fuoco di Aversa sono stato accolto come un “vecchio amico” cordialità, disponibilità e tanta voglia di farmi visitare la loro Caserma, un modo a farmi conoscere il “dietro le quinta” di questi valorosi e coraggiosi uomini. Alcuni di loro impegnati in faccende “diverse” tipo : sistemare il pennone della bandiera cambiare le corde per issare sull’alto pennone il tricolore che evidentemente andavano sostituite, altri invece, presi a fare lavori di muratura a sistemare le aiuole con cordoli intorno alle aree verdi. Certo a vedere questi uomini presi da queste “faccenduole” così ordinarie poteva apparire strano, ma è caltosa normalissima. I Vigili del Fuoco sanno davvero fare di tutto.Aspetti secondari magari questi, ma che rientrano nella loro sfera abituale. Noi li immaginiamo e giustamente a correre sopra i loro poderosi automezzi a fare interventi dove rischiano la propria vita pur di salvare le nostre e vederli intenti a occuparsi della loro Caserma tenendola in ordine come se fosse la loro casa ci rende ancora più chiaro di quanto siano sensibili questi uomini di questo Glorioso corpo. Abbiamo fatto un giro all’interno della Caserma e siamo rimasti colpiti dall’ordine, dalla precisione e dalla cura oltre che dalla dedizione con la quale ogni cosa è al suo posto. Anche la sala da pranzo e la cucina dove i “nostri amici” durante l’ora dei pasti amano mangiare tutti assieme e scambiarsi qualche battuta sulla giornata ancora in corso, la loro speranza, la leggiamo nei loro occhi, di continuare la giornata in caserma, per loro questo equivale a una pausa “forzata” ma meglio così, significa che non ci sono vite o cose da salvare. Basterebbe davvero un nulla e questa calma apparente svanirebbe, una chiamata in caserma che li avvisi che c’è bisogno di loro. Scatterebbero come molle e in men che non si dica sarebbero già fuori sulle loro autopompe a correre in salvataggio di qualcuno. Il Distaccamento di Aversa ci sono 10 unità suddivise in quattro gruppi per un totale di 40 uomini ogni turno dura dodici ore di lavoro tra diurno e notturno e questo salvo emergenze o interventi dell’ultima ora che richiedono la presenza costante dei vigili del fuoco. Ogni automezzo si compone di cinque unità i mezzi detti “APS” (auto pompa serbatoio) suddivise tra autista, caposquadra e tre vigili. Loro sono una vera squadra ciascuno fa affidamento sul collega sull’amico che al momento è al suo fianco, questi sono uomini super ddestrati al pericolo sanno come affrontarlo, sanno di rischiare la loro vita ma , con sprezzo del pericolo mostrano il loro altruismo ed eroicismo in ogni dove affrontanto tante situazioni.Andiamo via, li salutiamo inorgogliti e onorati di aver trascorso un po’ di tempo con loro. Un lo facciamo anche grazie anche al dott. Arch.Salvatore Longobardo vice dirigente vigili del fuoco di Caserta Vice Dirigente Vigili del Fuoco di Caserta.Appena usciti dalla Caserma, vediamo da lontano un automezzo che sfreccia via veloce a sirene spiegate, sono i nostri amici, i Vigili del Fuoco, li hanno chiamati cè stata un’emergenza, forse un gattino da salvare su un albero, o un grande incendio da spegnere, ma per loro è uguale. Ogni intervento assume sempre una grande rilevanza, li vediamo, senza indugio, hanno interrotto il pranzo e son scappati via.Andate ‘cari amici’, e ogni qualvolta sentiremo una sirena anche i nostri cuori “pulseranno” e faranno il tifo per voi. Visitate il loro sito: Sito : www.vfnapoli.it --- alt Ora, intervista ing. Falbo Mario Franco Comandante Provinciale di Caserta Vigili del Fuoco: Egregio Comandante, innanzitutto la ringrazio per avermi concesso questa intervista in esclusiva e volevo chiederle: Lei da quanto tempo è al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Caserta?- “la mia origine calabra con esperienze lavorative nella stessa Calabria, in Piemonte (a Torino, Vercelli, Novara, Asti ed Aosta) ed in Campania, ove, negli ultimi quattro anni, presso la Direzione Regionale VV.F. di Napoli, ho svolto la funzione di Vicario del Direttore Regionale, mi ha consentito di affrontare con orgoglio questa funzione di Comandante provinciale di Caserta, che da oltre otto mesi, cerco di apportare sviluppi favorevoli al servizio in una città cos’ì importante. Dalla data di assegnazione, 1° marzo 2011, posso ritenermi soddisfatto ed orgoglioso di avere avviato, proprio in un territorio così importante, dove “i bisogni di sicurezza” sono sentiti in maniera predominante, un percorso di condivisione degli obiettivi sia a livello interno che a livello interistituzionale, nell’auspicio che ogni fattivo contributo alla cittadinanza, possa essere parte “garante della tutela del cittadino e del territorio”. Per questo ho cercato di valorizzare ogni risorsa finalizzando i percorsi alla conoscenza degli aspetti e delle diversità che interessano il territorio. In questo percorso è stato particolarmente favorevole avere testato come la professionalità riconosciuta al personale vigili del fuoco del Comando, il quale nel proprio ruolo istituzionale esercita sia verso la cittadinanza e sia verso le stesse istituzioni. La presenza H24 delle squadre dei Vigili del fuoco, la conoscenza delle diverse problematiche sul territorio consente, di fronteggiare tutto l’anno comprese le festività, le richieste di intervento espletate per risolvere anche quelle situazioni che apparentemente appaiono semplici, invece risultanti come problematiche ben più rilevanti, qualora venissero tralasciate”.- La Provincia di Caserta sicuramente sotto certi aspetti rappresenta un territorio dove svolgere la vostra attività è senz’ altro impegnativo e difficile, cosa si sente di dire a proposito? - “Come detto prima; il servizio erogato dai Vigili del Fuoco è altamente alt qualificato e per questo richiede un forte impegno operativo che può essere reso solo quando si esercita continuativamente un’ intensa e costante attività addestrativa e di professionalizzazione del personale che compone le squadre. Questo fa intuire quali sono gli sforzi che occorre affrontare in termini di addestramento e di formazione dei Vigili, i quali, nell’esercitarsi sia in ambito locale, Regionale che Nazionale, orientano il rafforzamento delle conoscenze e competenze, tenendo conto anche dei rischi presenti su tale territorio che si presentano in maniera diversificata, come quello sismico, quello idrogeologico ed tanti altri ancora, fino a quello nucleare, che nonostante deriva da impianti dismessi (ex centrale di Garigliano), rappresenta comunque un problema reale. Inoltre la provincia di Caserta, come ogni provincia che si colloca a sud della penisola, appare organizzata con un “sistema lavoro-territorio” dove le variabili risultano estremamente complesse, le cui metodologie risolutive sono spesso di difficile e non preventivabile risoluzione. Ciò perché oltre ad essere una città “diversa ed apparentemente sottotono” ha taaltntissima gente che lavorando incessantemente, imponendo anche alle istituzioni e quindi al C.N.VV.F. risposte a richieste di servizi sempre più diversificati ed eterogenei, che spesso vanno oltre a quelli di carattere standardizzato, quindi con un aggravante in termini operativi e formativi, che vede il Vigile del fuoco Casertano, maggiormente sottoposto ad un “sistema interattivo continuo tra utente, servizio e formazione”, superabile solo quando il “Lavoro si fa con passione” e di questa il personale tutto ne è portatore sano e trasmettitore di valida e tempestiva risposta all’utenza. Questo fa si che la popolazione, nell’essere esigente, fa richiesta di prestazioni istituzionali sempre più complesse che grazie a quella professionalità contenuta nel DNA e che gli “uomini in verde” ne sono portatori sani, eleva il Comando, che mi onoro di dirigere, a livelli di efficienza tra i più significativi in Italia, sia in termini di prontezza, tempestività ed efficacia”. - Quanti e quali sono presumibilmente gli interventi che effettuate sul territorio di Caserta e Aversa? Potrebbe fornirci solo qualche esempio? – “Il fatto che mira la sua domanda a Caserta ed Aversa non mi sorprende, poiché, queste due realtà sono totalmente diverse seppure con un fattore comune: in termini operativi sono due popolazioni che per numero di interventi annui e per tipologia interventistica sono tra quelli a più elevata attività operativa. E comunque senza trascurare il territorio di Mondragone, che di certo non è meno esigente in termini operativi; tant’è che esso si presenta sul territorio al terzo posto sulla numerica di interventi, seguito a lieve distanza da quello di Teano, ove tra l’altro grava anche il territorio collinare non trascurabile dell’area del Matese, fino ai confini con il Molise. Quest’ estate tra l’ altro, è stato svolto anche un nuovo servizio sul litorale Domiziano che ha mirato alla tutela dei cittadini sugli specchi d’ acqua ha fatto ricorso ai nostri operatori con moto d’ acqua. Nel corso di quest’anno 2011, fino ad oggi 18 ottobre, sono già stati effettuati circa 7000 (settemila) interventi di soccorso su tutto il territorio della provincia, tra questi circa il 50% sono interventi che interessano l’area della sede centrale, mentre il 25% circa, e quindi ¼ degli interventi interessa l’agro aversano, mentre il restante 25% viene suddiviso tra le zone di Mondragone e dintorni e zona matese, che fa capo al distaccamento di Teano. Comunque si allegano alcuni prospetti di dati statistici a partire dal mese di gennaio.”- Allo stato attuale quanti uomini rappresentano la Forza Operativa attiva a Caserta e quanti ad Aversa, e poi, ritiene sufficienti queste Forze?- “Tralasciando l’attuale carenza di organico(oltre30 unità) che si accentuerà ancora tra Novembre e Dicembre 2011, si ha un organico complessivo (tra Operativi, amministrativi e funzionari tecnici) di circa 230 unità, il cui organico operativo teorico di 203 unità è ripartito in 4 turni di servizio, che, considerando assenze per ferie e malattie, altsi riduce ad una presenza effettiva sul territorio di circa 50 unità giornaliera, ripartite tra la diverse sedi come segue: A Caserta, l’organico teorico totale di circa 100 unità, consente in ogni turno una presenza effettiva di circa 20 operative al giorno, oltre ad altre 30 unità con compiti Amministrativi e tecnici; Ad Aversa, l’organico teorico totale di circa 50 unità, consente in ogni turno presenza effettiva di circa 9 unità operative al giorno; A Mondragone e Teano si ha rispettivamente un organico teorico di circa 28 unità, il quale consente in ogni turno una presenza effettiva di circa 6 unità operative al giorno . Come si può vedere l’effettiva presenza operativa giornalmente disponibile sulla provincia di Caserta, non è rilevante (circa 7 squadre), che rapportate al numero di interventi di soccorso medi annui (circa 9000 ), comporta una media significativa che si posiziona oltre ai 4 interventi di soccorso al giorno sul territorio che grazie alle capacità al volere e saper fronteggiare le diverse situazioni con le risorse disponibili, si riesce a fronteggiare le richieste sul territorio. Nelle situazioni particolari, è prevista anche l’attivazione di un potenziamento del dispositivo di soccorso, ricorrendo al supporto di altre squadre VF provenienti dai comandi limitrofi.”- I Vigili del Fuoco sono un “Corpo” davvero importante per la società. Cosa vuol dire essere oggi Vigile del Fuoco e quali rischi, (anche se si sanno effettivamente), affrontate ogni giorno? – “ il motto del comando di Caserta è : “virtus mea ignem opprimit”; letteralmente significa“ la mia virtù è spegnere l’incendio” . Ecco, secondo me oggi essere vigili del fuoco a Caserta vuol dire avere delle virtù tali da consentirci di affrontare il pericolo quotidiano sapendo che facciamo del bene alla società. Per quanto concerne i rischi, essi fanno parte del lavoro che svolgiamo, e grazie alla formazione professionale e all’ esperienza, cerchiamo di ridurre al minimo il rischio latente.”- Un Vigile del Fuoco impegnato a 360 gradi, come riesce a dare tranquillità e serenità ai propri cari? Dentro la Divisa ce un uomo, un padre di famiglia e questo vale per tutti gli operatori delle Forze dell’Ordine. Nel caso specifico, come affrontate questo aspetto?- “ come tutti ben sanno, affrontare il rischio certamente non è facile ne tanto meno auspicabile , tant’ è che le famiglie dei vigili hanno preso parte a questa missione. Quotidianamente svolgere la “nostra attività” e che non tutti sono disponibili a svolgere.”- Cosa vorrebbe dire alle persone che leggeranno questa intervista, e cosa si sente di dire ai suoi “Uomini”? Un Suo consiglio o una Sua riflessione. –“ auspico di mantenere alti i valori di solidarietà e di attaccamento al bisogno altrui, sia pure con sacrifici che saranno certamente valutati ed apprezzati dalla società e del cittadino, sempre più esigente ed attento all’ operato dei soccorritori, quindi con l’elevato impegno professionale e morale che i Vigili del Fuoco dovranno essere in grado di fronteggiare e confrontarsi senza illusioni, ma con la consapevolezza che ogni Vigile del fuoco non è l’ eroe immaginario che risolve tutto, ma un uomo che con dedizione, professionalità e coraggio affronta il “Rischio calcolato“ ed aiuta le persone bisognose,tutelando i beni e le cose in genere.”- noi abbiamo terminato con le domande e grazie a lei oggi sappiamo molto e tanto di più su questo straordinario corpo I Vigili del Fuoco. Grazie.-- scritto da Donato Liotto--