"Aversa e i suoi Casali", la New Dreams elogia De Chiara

Martedì 18 Ottobre 2011 14:52 Donato Liotto
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alt AVERSA. Il testo di storia aversana scritto dal vicesindaco e assessore alla cultura di Aversa, Nicola De Chiara, è da lunedì in vendita nelle edicole e librerie di Aversa. Di seguito la recensione del presidente della New Dreams, Donato Liotto: “Quest’oggi voglio parlarvi di una persona, di un personaggio che, da tanto tempo è impegnato e, diciamo così in vista e conosciutissimo in città. Molte volte ho dedicato i miei ‘scritti’, le mie interviste a personaggi che operano nel mondo della scuola, della vita cittadina, della politica e non solo, ad associazioni etc. Oppure a persone semplici che comunque hanno segnato nella vita di molti con i loro ‘input’ positivi qualcosa di importante per tante persone e per la città. Ci ho pensato, e mi son reso conto che in tanti anni non mai parlato di questa persona come avrei dovuto. Vero, tanti lo hanno fatto e continueranno a farlo, ma io, mi son chiesto come mai? Forse, pensavo, sono di ‘parte’, parlare di chi conosci davvero bene, di chi ti è davvero amico può apparire come una ‘sviolinata’ scontata, ma vi assicuro che non è così, dato che si parla di cultura e fortunatamente, va precisato, la cultura ‘appartiene a tutti’. L’8 ottobre c’è stata la presentazione del libro ‘Aversa e i suoi Casali del 700’, in concomitanza alla presentazione della ‘Carta del Fioravanti’. Libro questo, scritto da De Chiara, assessore alla cultura e vicesindaco di Aversa. Non voglio star qui a sottolineare la grande partecipazione di pubblico che è intervenuta in questa occasione, né voglio ‘resocontarvi’ sull’evento svoltosi all’Auditorium ‘Caianiello’, tanti illustri ospiti, sindaci dell’intero agro, Sua Eccellenza il vescovo, autorità civili e militari. Voglio ringraziare gli attori e amici della Compagnia Teatrale di ‘Acquerello Napoletano’ che hanno interpretato Vincenzo Fioravanti, Gaetano Maria De Fulgore e Domenico Cimarosa (i testi dei tre personaggi letti dagli attori sono stati scritti dallo stesso Liotto, ndr.). E, soprattutto, voglio parlarvi dell’impatto reale e concreto che De Chiara ha saputo dare a questo evento. Finalmente, e lo dico convinto, ha ‘vestito’ i suoi veri panni. Ha deliziato i tanti presenti con un intervento magistrale, parlandoci della storia di Aversa e dei suoi casali, proponendoci ‘passaggi storici’ con date, accadimenti, personaggi e tanto altro, parlando a ‘braccio’. Il libro, nato dalla sua grande passione per la storia e per la cultura, si è ‘impadronito’ di lui entrando nella sua anima. Lo ha scritto con impegno e sacrificio. Mentre parlava della storia, della Carta del Fioravanti, di come le sue ricerche lo hanno condotto a risultati fedelmente comprovati dai documenti e atti e dalle ricerche, riportati poi nel libro, credo che molti dei presenti abbiano compreso che De Chiara non a caso è assessore alla cultura da un decennio (vero record). Lui la cultura, la storia, la passione per l’arte la tiene nel sangue. Erano intervenuti relatori di rilievo in occasione della presentazione, certo, indubbiamente anche loro hanno fatto bella figura, parlando in modo professionale e tecnico e a tratti coinvolgente. Ma, voglio sottolineare, di nuovo il fatto che De Chiara ha reso ‘palpabile’, semplice e accessibile a tutti attraverso il suo intervento, periodi di storia aversana del ‘700, narrandoli e raccontandoceli con ‘enfasi e entusiasmo’. Sembrava e ci dava la parvenza di seguire la ‘trama di un film’. Un entusiasmo che ha coinvolto tutti i presenti. Io non parlo di De Chiara, ma del libro da lui scritto. De Chiara, se continua a vestire i suoi veri ‘abiti’, oltre a quelli della politica, credo che possa davvero esprimere il meglio di se stesso. Questo ‘omaggio’ che facciamo a De Chiara lo ‘estendiamo’ a tutte quelle persone che, come lui, in città, si prodigano con passione e sacrificio per tener alto il nome di Aversa, anche e soprattutto attraverso la cultura con la ‘C’ maiuscola! Rinnovo l’invito a procurarsi una copia del libro di De Chiara, per me e per la ‘New Dreams’ è un ‘atto dovuto’ visto che lo abbiamo fatto in passato anche per ‘tanti’ che si sono mostrati meritevoli attraverso il loro impegno e attivismo a far conoscere Aversa anche se in modi diversi. Qui sto solo raccontando i ‘fatti’, la storia di un uomo che ama davvero quello che fa. E fortuna che in ‘città’ ce ne sono tanti che hanno predilezione per le cose belle della ‘nostra Aversa’. Per quanto riguarda il libro, mi potrete all’occorrenza smentire o dar ragione dopo averlo letto!”.