'Campo di Giove' uno dei tanti comuni preso ad esempio che rischia di scomparire.

Giovedì 01 Settembre 2011 18:08 Donato Liotto
Stampa
Questo articolo è stato letto: 6632 volte
altaltaltaltaltalt altalt Dedicato ai cittadini e al Comune di Campo di Giove e attraverso questo racconto estendiamo solidarietà e vicinanza a tutti i “piccoli” ma Grandi comuni d’Italia che, rischiano di scomparire a causa di un’ipotetico decreto che, dovrebbe far parte della manovra finanziaria attualmente in discussione al governo. Ci auguriamo che, questa cosa non venga neanche lontanamente presa in considerazione e che tutto resti così com’è da millenni. --- Donato Liotto – presidente associazione New Dreams Consigliere Ente Morale Moretti in Sant’Agostino Aversa---- Piccoli ‘paradisi’, si nascondono nella nostra bella Italia, piccoli luoghi ai più sconosciuti . Dove ancora oggi, nel pieno del consumismo, nell’era delle tecnologie, di vite condotte con frenesia e, senza un’attimo di tregua, è possibile trovare un po’ di pace. Di cosa parliamo, di cosa narriamo? Oggi, parliamo di un luogo chiamato “Campo di Giove” situato sulle montagne dell’Abruzzo altitudine 1071 m, regione questa, martoriata dall’ultimo sisma e, ancora sono visibili e tangibili le ferite lasciate da questo evento tragico. Ferite “ che, vediamo non solo nei fabbricati, nei monumenti martoriati e lacerati, ma che, scopriamo sui volti di persone che, fanno parte di questo territorio che, a nostro dire rappresenta il vero “polmone verde” dell’Italia. Si sente dire e leggiamo che, i “nostri potenti” governanti, stanno valutando l’idea di eliminare, termine appropriato in questo caso, i comuni al di sotto dei mille abitanti. Questo consentirebbe meno aggravio di spese sul bilancio finanziario nazionale. Detto così, sembra una cosa facile assai, quasi come ad usare un “pallottoliere” ma, consentiteci di entrare nel merito della questione, prendendo ad esempio proprio questo luogo: Campo di Giove, abitanti circa mille, paesino di montagna, adagiato su di un promontorio che, somiglia a un ‘letto di piume’ a entrare in questo paesino, si ha la sensazione per davvero, di farsi cullare e farsi prendere per mano da coloro che, lo abitano e lo vivono da una vita. Si è condotti in un clima “fresco” condito da tanta genuinità offerta da questi abitanti d’Abruzzo. Appena si entra nella piazzetta con al centro una fontana, da dove sgorga acqua di sorgente pura e genuina, la parola calcare, qui, manco sanno che significa. Con un bicchiere ma, consigliamo direttamente con la testa di portarsi sotto le fontanine e con la bocca, farsi ‘cadere’ in gola acqua pura ‘vera e fresca’, soprattutto senza “tappo e bottiglia”, poi, sedersi su di una panchina e, ammirare lo scorrere della vita dei tanti che, soggiornano in questo luogo incantevole. Dare uno sguardo e, ‘allungando’ gli occhi, (ma con calma, molta calma, qua la fretta non esiste) fin sopra i monti che, circondano questi luoghi, inspirare “aria a bocca spalancata” e sentirsi ritemprati. Fate comunque attenzione a inspirare piano, non ci siamo abituati ad “aria “ così pulita..’ciavessa fa male?’ Una battuta qui, ci sta d’uopo. Poi, ammirare lo storico ‘ Palazzo Nanni’ (Palazzo del '700 in Piazza delle Logge) forniamo alcuni cenni storici -“il dott. Giacinto Nanni (1869-1914) , antica famiglia campogiovese fu medico chirurgo, agricoltore, apicultore e studioso di scienze naturali. Realizzò un tipo di alveare giudicato il migliore d'Abruzzo”- Lasciarsi alle spalle la panchina per accingersi a fare una passeggiatina nelle “viuzze “ del centro storico, dove troviamo anche uno splendido palazzo, sede dalla casa comunale, tante stradine che, si intersecano tra loro, ‘sali scendi’ in mezzo alla storia, in mezzo alla natura. Qui, non avete bisogno di guide turistiche. Basta alzare lo sguardo e, alla finestra qualche vecchina, è lì, pronta a esaudire ogni vostra richiesta e domanda, la saggezza e la conoscenza di questi luoghi, vive dentro la memoria dei suoi abitanti, meglio loro che un libro di storia. In queste viuzze si svolge nel periodo di Natale un “Presepe vivente” che, stando ai racconti, davvero non ha eguali. Ovviamente, se avete voglia di rinfrescare la gola o addolcirvi il palato niente di meglio di un buon gelato allo jogurt da “Giacinto e signora” un gelato definiremmo “filosofico” mentre lo gusti, il proprietario ti parla di tanti aneddoti, il gelato finisce, ma tu sei ancora lì ad ascoltarlo a due passi dalla piazza. Inutile dirvi che, il cibo è di primissima qualità c’è ne davvero per ogni “bocca e pancia” specialità del posto : agnello, arrosticini di pecora, carne e sasicce, formaggi di pecora e, non solo formaggi variegati per palati fini. Primi piatti poi, con buonissimo cinghiale o funghi porcini, tartufo e, farsi inebriare durante i pasti, da buon vino locale, qui hanno “un rosso” che, sembra “nettare altdegli dei” e non per nulla siamo nel paese di Giove. Cà, nata battuta..pure cè sta b’bona! Tutto questo, lo potete trovare in “loco”. Vi possiamo dare solo qualche consiglio, alla ‘Locanda Camilla’, alloggerete in ambienti confortevoli e ‘magnate na bellezza!’ La cucina di ‘Camilla,’ proprietaria e napoletana doc! Dicevamo, ha saputo fondere sapientemente con la cucina napoletana e quella abruzzese i vari ingredienti e, dalle sue esperte mani, vengono fuori piatti e portate che nun ze ponne descrivere..s’anna magnà per capire quello che stiamo dicendo. Una Locanda, gestita con amore e passione, assieme al marito Roberto, ottimo punto di approdo per visitare questi luoghi. In zona, chiaramente, potete trovare tanti locali e altristoranti di ottima qualità e per ogni “tasca”, oltre a pensioncine e hotel e appartamenti in fitto, da tutti, troverete accoglienza e cortesia. La sera, in piazza quante sagre, manifestazioni culturali e, isole pedonali per i piccoli, i quali, scorazzano in bici, sembra siano nel cortile di casa loro, mentre i genitori si godono l’aria buona seduti in panchina o al bar ‘Centrale’ in piazza ‘Delle Loggie’ a gustarsi un buon caffè. Una capatina sui monti con la seggiovia s’addà fa! La stessa , appena ripristinata e gestita dalla società Sangritana , garantisce per gli amanti degli sport invernali e non solo, di raggiungere le tante piste da sci di cui è circondata questa località. Godere dello splendido panorama anche d’estate, immergersi in una natura incontaminata, camminare nell’erba senza pesticidi e salire pendici e promontori. Fate attenzione a non calpestare i “ricordini” lasciati dalle mucche, siamo a quote rilevanti e, ci si pone anche la domanda di come facciano ad arrivare fin qua sopra? Provate ora, a intuire come mai la carne ed il latte qui son davvero buonissimi. Aria buona, altitudine e foraggi naturali, questa la risposta!Qua le vacche ‘campene’ meglio di noi “cittadini” credeteci! Le mucche, son trattate davvero bene e, sono un grande patrimonio per la gente di questi luoghi. Tante tradizioni, tante storie, una diversa dall’altra, luoghi “preziosi” altda conservare e da non ‘mischiare’ come si fa con un mazzo di carte. Le culture, le tradizioni di questi paesi sono ‘vero bene nazionale’ da sottoporle a tutela del ‘FAI’ o dell’UNESCO vanno conservate e tramandate alle generazioni future. Campo di Giove, è un esempio ma, possiamo fornirvene altri mille. L’Italia, la vera Italia, si fonde soprattutto su queste cose. Bisogna tutelare la “memoria” bisogna far continuare a vivere questi “paesi” d’Italia. Attraverso le loro genti, le loro tradizioni, distinte l’una dall’altra, possiamo avere la netta consapevolezza di vivere luoghi distinti e diversi tra loro, ciascun “paese dei mille” ci parla attraverso la sua storia, ciascuno, ci fa vivere emozioni legate a tradizioni e, a culti che, altrimenti andrebbero persi. Cari ‘Governanti d’Italia’, pensateci, fate quello che volete? Ma, lasciate stare la storia di questi luoghi intatta, così com’è da millenni. Noi, ci opponiamo, noi, conalt forza, non vi consentiremo di fare e, di commettere questo “martirio”. Noi, come voi, viviamo attraverso le “piccole storie” legate alle nostre tradizioni e alla gente che ci vive in questi posti, loro sono a tramandarci quei valori reali di una vita semplice e vera, proprio come si viveva anni fa, loro sono ‘archivio’ vivente, da non snaturare ma, da lasciare intatto. Per noi, la “memoria” è patrimonio dell’umanità e, pertanto, va tutelata ad ogni costo. Comuni d’Italia al di sotto dei mille abitanti c’è ne son tanti, sono lontani tra loro, ma, mai come in questa occasione sono un “Tutt’uno” si sono uniti in questa battaglia, e l’Italia intera l’Italia vera è con loro.” Scritto il 01.09.2011 da Donato Liotto