Dopo la città..eccoci in spiaggia."Ne succedono di tutti i colori!"

Sabato 23 Luglio 2011 09:41 Donato Liotto
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altRiprendiamo le storie di “mare 2011”, scritte da Donato Liotto, abbiamo cominciato in città, e oggi ci portiamo su di una spiaggia immaginaria, la storia che segue, ci fa capire e ci induce a riflettere sul fatto che, in spiaggia non siamo da soli, bisogna rispettare la tranquillità altrui evitando di fare schiamazzi ma soprattutto ricordarsi che, non siamo solo noi, ci sono anche gli altri a godere di una giornata di pace, tranquillità e riposo. Buona lettura e buon divertimento -- “Allora avete preso tutto? “ - Finalmente si va in spiaggia, scappiamo dalle città. Una giornata al mare, da trascorrere in tranquillità, ben organizzati ovviamente, alle 9,00 del mattino si arriva al lido e, subito inizia il “ rito”. Aprire gli sdrai, poi i lettini, posizionare gli asciugamani, e ci raccomandiamo misura standard consentita 4 per 4 ( a ddoje piazze). Innanzitutto, essendo che, stiamo all’inizio dell’estate, indispensabile premunirsi con prodotti antiscottature e abbronzanti. Metterli nella borsa chiusa con la combinazione a “mò di cassaforte”, visto quello che costano..s’avessene arrubbà! La prima cosa che facciamo appena siamo in spiaggia, guardare l’ombrellone al nostro fianco chi cè ? Poi, tirare fuori dalla cassaforte ( la borsa con i prodotti abbronzanti) le cremine e, iniziare a ungersi e cospargersi come melanzane gratinate. Si parte dalle caviglie, poi la pancia, poi le braccia, il viso e, si aspetta che qualche anima buona completi “l’untura” cospargendoci le spalle, ti devi “insurugniare” ben bene… si nò t’appiccie. Dunque, al nostro fianco, abbiamo una famiglia con due figli grandi il papà legge “Repubblica” la mamma un libro sulla filosofia greca, mentre i figli fanno l’uncinetto. (famiglia strana) Davanti poi, una signora con tre bambini, meno male, dormono, ai piedi dello sdraio una piscina sei per sei di circonferenza gonfiabile e, dieci secchielli, pale, palette, e gru per scavare. Pensi? - “Secondo me.. ò marite è frarecatore?” (muratore), la fila di dietro invece, una coppia con due figlie, loro sembrano “marocchini” sono neri come la pece. Pensi – “ che cazz..ma quando si sono abbronzati questi, siamo solo all’inizio dell’estate?” - Meglio evitare di affiancarli te mettene a figura e merda, loro come cioccolatini , tu comme a na mozzarella. Le figlie invece, prendono il sole e ascoltano musica con il loro telefonino. Intanto, sono quasi le 10,30, nel frattempo, finita l’untura, fai attenzione a non cadere nella sabbia, sarebbe nà tragedia, rischieresti di farti scambiare per un panzarotto imbottito..riferimento alla “panzella” è puramente casuale. Apri il giornale, ma subito ti vergogni, pensi - “azz..chille di fronte legge repubblica”- tu “Grand Hotel” ripensi - “ M’avessa piglià per un ignorante? Dimane..m’accatte repubblica, il sole 24 ore, e La Nazione, cè faccio vedè io! ”- eviti di leggere, e lanci “grand Hotel” a tua moglie esclamando - “cara piagliati il tuo giornale” – Lei, nel frattempo legge la collana “Harmony”, nicchia e non dice nulla è troppo assorta dalla lettura, buon per te. Poi, tenti di scambiare qualche battuta con la “tua signora” – “ che dici l’acqua sarà fredda, che dici l’acqua ci saranno le alghe, che dici..facciamo il bagno?” - la tua signora ti guarda ma non favella, poi decide di risponderti - “ Ma che cazz ne saccio io, fai quello che vuoi, io a c’cà nun mè move..si nò m’appicce cù stù sole”- Pensi – “Era meglio che andavo a mare..m’hà fatt fà na figura e merda, l’hanne sentuta tutti quanti a stà cafona.” - Disinvolto, accendi una “siga” metti gli occhiali da sole e, vai verso la riva. Metti il piedino nell’acqua e, improvvisamente te s’arrizzene tutt’ è pile, altmeno male che, hai bagnato solo l’alluce, figurarsi se ti immergevi, ti sei salvato. Ma ahimè, non è così, mentre distratto “gusti” e, si fa per dire la tua “siga” nel frattempo, un’onda e non certamente quella del mare, ma quella della signora con i figli, si son svegliati nel frattempo, speravi che facessero unu suonne!! Corrono come “ bufale ” inferocite in acqua, travolgendo chiunque si sia frapposto sul “loro” tragitto. A questo punto, si alza un’onda gigantesca, mò è quella del mare! Il mare aumenta il suo livello di cinque centimetri, pensi, anzi, non ne hai il tempo, non riesci a realizzare cosa stia succedendo, forse uno Tsunami, un maremoto? Niente affatto! E’ ’a signora, che pesa 120 chili, e i suoi tre “pargoletti” che, messi assieme sono altri 200 Kg totale della “pratica” 320 kg di carne umana, grasso che cola! Tutti assieme si son tuffati in acqua. Urla, risate, e poi, litigate a chi prende per primo la palla, la quale viene afferrata dal papà degli “angioletti”, che nel frattempo era in spiaggia (dietro di te) la lancia con violenza, e indovinate un po’? Ti arriva giusto dietro la nuca, na botta micidiale che, sommata alla doccia fredda, diviene un coktail di morte improvvisa..la “tua”. Finisci lungo, distesa a terra, la sabbia si attacca addosso, sembri davvero un “crocchè impanato”, gli occhiali rotti, e la “siga” inzuppata ancora tra le labbra. Nisciune te penza. Il padre degli “ angioletti ” si avvicina a te, raccoglie la palla, e ti scambia per una scultura di sabbia- ” Guagliò, avite viste che bella scultura hanno fatto n’coppe a rena..pare overe ?” - Incurante ti cammina addosso e, ti schiaccia i genitali dal dolore la tua “siga” parte a razzo e, arriva in fronte a tua moglie che, riconoscendo la marca delle tue “sighe” si arrabbia e, in modo signorile ti urla - “Ne strunzo, ma proprio c’cà aviva jettà stù muzzone? ” - Tu, nel frattempo , provi ad alzarti, ma uno dei figli della balena..hem..signora, ha iniziato a scavare con la sua “Gru” sul tuo petto,( ti ha scambiato per una duna del deserto) e con le palette ti penetra le carni affondandole con forza,addà scavà, poi, grida ai genitori - “Mammina ho trovato l’acqua sotto la sabbia, ma però è sporca..è di colore rosso – E’ il tuo sangue ! – Pensi..ma nun tiene a forze manche e penzà! Se questo è l’inizio..domani che accadrà?- Alla prossima..sempre se riuscirai a sopravvivere. Non cè che dire..davvero na bella jurnnata!